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NON SONO UN BLOGGER (spero si scriva così)….

…ma mi piaceva l’idea di provarci.
E così, eccomi qui a presentarmi per chi non mi conosce e ad approfondire la mia storia per chi invece già mi conosce, ma magari non sa alcune cose di me.
L’idea nasce dal seguito che inaspettatamente ricevo su youtube, grazie ai miei video dedicati alle attrezzature e all’attività in apnea in generale.
Ma per non essere accomunato a tanti altri bravissimi youtuber, senza motivo, mi sono sentito in dovere, prima di poter esprimere giudizi o pareri su qualsiasi argomento relativo al nostro mondo, di presentarmi e farmi conoscere un pò meglio.
Ebbene, nato nel 1972, a soli 3 anni, per volere del mio papà, frequentavo litorali baresi (essendo lui originario di Santo Spirito), fatti di scogli, rocce puntute e tante, tante alghe!!!! Io odiavo le alghe, viscide, unte, e la mia fuga dalle acque la si poteva udire da province lontane, talmente forti erano gli strilli che tiravo in preda al panico.
Il lampo di genio venne a papà, quando nel 78 comprò il primo Pirelli Laros Commando, grande gommone inaffondabile, ai tempi in uso addirittura alla marina. Ma al di là di questo, il fatto che le alghe non fossero più a contatto con i miei piedi era già una vittoria per il battello.
Nel frattempo, la mia passione per i fumetti (come mio padre), nella fattispecie per Diabolik, cresceva insieme alla passione di mio padre per la pesca subacquea.
E non nascondo che il vederlo vestito tutto di nero in gomma, quasi come il ladro dei fumetti, svegliò in me delle fantasie irrefrenabili, tanto dal volerlo emulare (e figurati..) a costo di andare con lui anche sott’acqua, per carità, ben lontano dalle alghe.
Ma il mettere la testa sotto il pelo dell’acqua nel mondo del silenzio, caratterizzato da una vita frenetica, colorata, allegra, mi fece dimenticare i supereroi, la paura delle alghe, la voglia di respirare, l’incoscienza di non saper nuotare….
Ancora un pò e mi affogo da solo. Passai così dai braccioli alle pinne in gomma con tanto di maschera e tubo, cappuccio in neoprene (troppe ore in acqua mi davano problemi) e guanti (non sia mai venissi a contatto con le alghe!!!). Ridicolo, ma funzionale. Le prime prede di mio padre fecero il resto, e quell’ antico richiamo ancestrale all’ azione venatoria, seppur subacquea, si risvegliò. Mi ritrovai, molto illegalmente con il primo Mares MiniMiniSten nelle mani a soli 9 anni(!)
non vi era scampo per polpi, scorfani, murene e tutto quanto fosse bentonico e a portata di fiocina.
Con gli anni crebbe la passione, crebbe l’esperienza, crebbe la voglia e la conoscenza e a 16 anni mi feci regalare il primo corso di Apnea rigorosamente Federale.
Mi feci iscrivere, stesso all’interno del Nauticsud (fiera nautica Campana), presso lo stand della F.I.P.S. e con mio sommo piacere, scoprii che l’iscrizione al corso automaticamente mi rendeva socio di un allora prestigioso circolo subacqueo partenopeo: il Massimo D’asta, che già ai tempi vantava campioni e trofei a non finire. Ma fu solo l’inizio. ormai ero entrato in un turbine dal quale non sarei più uscito…