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CAMO BLACK SCARPETTA 350 HDessault (Singola) OSHD350BS
Grazie all’utilizzo di una polimero TPE 75 ShA la scarpetta 350 trasmette al meglio l’energia dal piede alla pala ottenendo così pinne ad alta effi cienza. Lo studio delle geometrie ha consentito l’utilizzo
di spessori minimi permettendo di ridurre il peso della scarpetta 350 nella taglia 41/42 a soli 350gr.
ANATOMIA
Comoda calzata pre-sagomata di 3°
PRESTAZIONI
Spessori sottili che aumentano il comfort e non generano dolori al piede;
MATERIALE
Aggancio della pala senza longheroni. Il montaggio e smontaggio della pala è veloce e semplice e l’ingombro é ottimale in caso di viaggi in aereo
CAMO MED SCARPETTA 350 HDessault (Singola) OSHD350CM
Grazie all’utilizzo di una polimero TPE 75 ShA la scarpetta 350 trasmette al meglio l’energia dal piede alla pala ottenendo così pinne ad alta effi cienza. Lo studio delle geometrie ha consentito l’utilizzo
di spessori minimi permettendo di ridurre il peso della scarpetta 350 nella taglia 41/42 a soli 350gr.
ANATOMIA
Comoda calzata pre-sagomata di 3°
PRESTAZIONI
Spessori sottili che aumentano il comfort e non generano dolori al piede;
MATERIALE
Aggancio della pala senza longheroni. Il montaggio e smontaggio della pala è veloce e semplice e l’ingombro é ottimale in caso di viaggi in aereo
KIT FISSAGGIO Pinne X-WING Mares (Singolo) 420925
Kit di montaggio per pinna Mares X-Wing Blade composta da fermapala e viti autofilettanti. Il Kit contiene l’occorrente per il montaggio di una singola pinna da apnea.
LIBECCIO SPORT SCARPETTA Beuchat (Singola) 44080
La pinna con scarpetta Libeccio Sport in tre materiali è fatta in Elastomero (scarpetta), Polimeri (longheroni) e Tecnopolimeri (pala). Destinata agli apneisti abituali, i suoi principali punti di forza sono l’utilizzo multi attività di apnea, una pala tanto morbida quanto potente e una scarpetta morbida che assicura un grande comfort alla pinneggiata.
+ Prodotto
• Libeccio – Gamma di pinne per l’apnea.
• Tre materiali
• Performance
• Comfort
• Pala smontabile
Pinna con scarpetta Libeccio Sport:
Nb materiale: Tre materiali
Materiale scarpetta: Elastomero per maggiore comfort
Materiale pala: Tecnopolimeri per la potenza della pinneggiata
Lunghezza pala: 70cm
Pala smontabile
Guide longitudinali per una migliore capacità di direzione della pinna
Prolungamento della pala sotto la scarpetta per une migliore trasmissione dell’energia
Angolo pala: 22° per un migliore comfort di pinneggiata
Scarpetta: comfort dei calzari Beuchat (di fama mondiale)
Rinforzi scarpetta: collo del piede
Sopratacco scarpetta: Si, per facilitarne la vestizione
Dimensioni numeri 42/43: Lunghezza: 70cm, Larghezza 22cm, Altezza: 5cm
Peso: 1040 gr
Numeri disponibili: 39/40 – 41/42 – 43/44 – 45/46 – 47/48
SCARPETTA 200 BIANCA C4 Carbon (Singola) OSC4200W
C4 200 = ZERO FATICA
Pinne a biomeccanica modificata, con minimo consumo energetico.
1) Premessa.
Nell’immersione in apnea la prestazione dipende dalla quantità di energia che serve per avanzare pinneggiando. In apnea, più energia è richiesta dalle pinne per funzionare, più fatica si farà con meno prestazioni e sicurezza. Non si tratta di poter mettere più forza, si tratta di usarne meno.
In acqua non si hanno riferimenti, il movimento biomeccanico di pinneggiata istante per istante fa fulcro sulle resistenze indotte dalle pinne. La fatica è diretta conseguenza di come esse sono concepite e di come lavorano istante per istante.
Le pinne tradizionali hanno pale bloccate e/o incollate dentro una tasca delle scarpette in gomma, in modo tale che la pala diventi un’estensione dei piedi. E’ così da almeno 70 anni.
Questo determina alcuni aspetti negativi per la biomeccanica, che portano fatica supplementare e riduzioni di prestazioni e sicurezza.
2) La postura.
Quando guardiamo di lato un sub in risalita verticale, notiamo che le pale delle pinne tradizionali, sporgenti oltre le dita dei piedi, giacciono su un piano differente rispetto all’asse neutro del corpo ( fig. 1 ). Ciò determina una rotazione attorno al baricentro che il sub compensa automaticamente piegando il busto in avanti e flettendo parzialmente le gambe ( fig. 2 ).
La postura “curva” assunta nella realtà dal sub ( evidente in un qualsiasi video di un record in assetto costante bi-fins ) peggiora il coefficiente di forma e aumenta la sezione frontale. Avanzare in acqua con questa postura costa più fatica. Il conseguente sbilanciamento della falcata in avanti ed indietro è elemento che genera inoltre peggiore rendimento muscolare.
Per le 200 abbiamo concepito la pinna con la posizione della pala allineata sotto il metatarso e non oltre le dita dei piedi. Automaticamente il sub resterà dritto, allineato alla direzione di movimento e la sua falcata avanti ed indietro diverrà perfettamente equilibrata. Semplicemente abbiamo impedito nasca una resistenza dovuta alla postura.
3) L’idrodinamica.
Questo C4 lo aveva già fatto nel 2006 con le pinne Mustang, prime al mondo ad avere la pala allineata sotto al metatarso. Queste pinne continuavano ad avere la pala inserita dentro la scarpetta generando, come è in tutte le pinne tradizionali, un’ampia area inflessibile che andrà a posizionarsi in opposizione al movimento ( fig. 3 ). La causa è l’insufficiente rotazione della caviglia alla fine della falcata e di un progetto non adeguato alla morfologia umana.
Le 200 sono concepite “attorno all’uomo” con la pala posizionata sotto il metatarso, con un collegamento scarpa-pala di dimensioni minime che separa l’idrodinamica di scarpa e pale, e pale a curvatura controllata vicino al piede.
Eliminando di fatto la superficie resistente “tradizionale”, le 200 trasformano la biomeccanica della pinneggiata in agile e poco faticosa.
4) La massa.
Un importante quantità d’energia la usiamo per muovere la massa ( peso ) delle pinne. La forza necessaria è direttamente proporzionale alla massa ( peso ) come dimostrato da Newton con il secondo principio della dinamica F=m x a.
Il movimento di pinneggiata è un moto alternato, un ciclo completo delle due gambe comporta ben 4 inversioni di direzione. Ad ogni inversione i nostri muscoli devono accelerare le masse da rimettere in movimento contrario.
Usare scarpette da centinaia di grammi evidentemente è molto diverso dall’usare scarpe come le 200 che pesano la metà od addirittura un terzo di quelle tradizionali.
Le 200 pesano 189gr nella taglia 42-43, sono di gran lunga le scarpe con minore massa (+leggere) al mondo e la differenza di massa con scarpe più pesanti, moltiplicata per 4 e per il numero di pinneggiate compiute in una giornata d’immersioni, significano centinaia e centinaia di kg che non devono essere spostati.
Tutta fatica in meno, è matematico.
Ricordiamo che un assetto neutro in acqua NON può annullare la massa da muovere, la fisica glielo impedisce.
Teniamo a dire che per inquinare meno i mari serve limitare la plastica. Ridurre il peso delle scarpe alla metà o ad un terzo è decisamente un buon risultato.
5) La personalizzazione.
Perché tutto questo funzioni al meglio è necessario che le pinne abbiano la possibilità di adattarsi alle nostre caratteristiche fisiche personali.
I migliori attrezzi sportivi traggono dalla possibilità di personalizzazione e regolazione le loro superiori prestazioni.
L’estensione dell’articolazione della caviglia e del piede, la massa muscolare, le dimensioni fisiche delle nostre articolazioni e le nostre abitudini pregresse, sono differenti. Pensare che una soluzione unica sia ottimale per tutti è semplicemente un controsenso.
Le scarpette 200 introducono, prime al mondo, anche per i sub la possibilità di regolazione.
Nelle 200 le pale poste sotto al metatarso, possono essere facilmente regolate su tre posizioni distinte ( H/M/S ) per equilibrare la falcata con le caratteristiche personali. La regolazione è sensibile e si avverte.
Delle tre, non c’è una posizione privilegiata a tavolino, nessun istruttore potrà dirci quale posizione adottare, solo provando si troverà quella più equilibrata per noi e sarà quella delle tre che ci farà fare meno fatica, che sentiremo come più “agile”.
Potremo sentire una diversa “durezza” delle pale, perché il braccio di leva con cui staremo interagendo sarà più o meno favorevole ma le pale non potranno “spingere di più o meno” in relazione alla regolazione che sceglierete, perché rimarranno le stesse.
6) L’affidabilità.
Le pinne della serie 200 sono state collaudate per oltre 18 mesi da un team internazionale di subacquei e in laboratorio applicando una forza tripla rispetto a quella umana con prove a fatica di oltre 1,6 milioni di cicli completi.
Due sole viti longitudinali di fissaggio con l’interposizione tra pale e scarpette di uno “shock absorber” in poliuretano consentono rapidi allestimenti e preservano da sollecitazioni anomale.
Le 200 hanno pale dedicate, non intercambiabili con gli altri modelli C4 esistenti. L’attacco delle pale è di ridottissima estensione, quindi l’area è molto sollecitata. Le pale di altri modelli, non progettate specificatamente per questo uso, non hanno sufficiente resistenza, se ne sconsiglia tassativamente l’adattamento perché rischioso.
7) La tecnica costruttiva.
Usando una raffinata e complessa tecnica costruttiva, le scarpette 200 sono realizzate con due materiali distinti, sovrastampando una tomaia morbida, sottile, resistente ed automodellante in Elastomero termoplastico ad una rigida soletta in PP. Il materiale della tomaia è più morbido 65 ShA nelle taglie dal 36/37, 38/39 e 40/41 e leggermente più rigido 74 ShA per le taglie 41/42, 42/43, 43/44 e 44/45 a garanzia dei miglior confort e prestazioni.
Le 6 bussole filettate che consentono la personalizzazione della posizione della pala, sono applicate direttamente in co-moulding. Le viti di serraggio delle pale hanno applicato un frena filetti anti-svitamento.
Sulle pale i water rails sagomati 3D sono applicati con la tecnica del sovrastampaggio messa a punto da C4 specificatamente per le pale della serie 200. La sagomatura O.P.S. ( Over-moulding Protection System) dei water rails, protegge la pala da urti e danneggiamenti indesiderati.
8) Confort
La tomaia delle 200 è realizzata con un resistente ed elastico materiale che dona grande confort e massima facilità di calzata. Grazie alla combinazione dell’anatomia C4 e degli spessori calibrati, la tomaia è automodellante adattandosi alla conformazione del piede destro o sinistro.
Il piede del sub, in posizione rilassata, viene ospitato senza forzature nella scarpa anatomicamente preformata di 3°, non si hanno costrizioni e/o limiti al movimento.
La soletta in plastica rigida trasmette in modo impeccabile tutta l’energia applicata.
9) Conclusioni.
Fatto solvo il salto prestazionale, obbiettivo del progetto 200, queste pinne non hanno una caratteristica singola prevalente.
La straordinaria efficienza della serie 200 deriva dall’amalgama di caratteristiche uniche che insieme modificano profondamente la biomeccanica della pinneggiata.
Per tutti i nostri tester, le 200 sono pinne che “danno dipendenza” tanta è la variazione in positivo delle loro prestazioni rispetto alle precedenti.
Taglie Europa:
36/37, 38/39, 40/41, 41/42, 42/43, 43/44, 44/45
Taglie US/Canada
11.5/12, 4/5, 5.5/6, 7.5/8.5, 8.5/9, 9.5/10.5, 9/9.5
Peso:
Materiale Tomaia:
Elastomero Termoplastico
Durezza Tomaia:
MEDIUM 74 ShA: 41/42 – 42/43 – 43/44 – 44/45, SOFT 65 ShA: 36/37 – 38/39 – 40/41
Materiale Suola:
Polipropilene
Durezza Suola:
Flexural Modulus 1250MPa
Biomeccanica e Durezza:
personalizzabile in 3 diverse regolazioni: SOFT, MEDIUM e HARD
Preformatura Scarpa:
3°
Colore Suola:
Bianco, Rosso, Verde
Compatibile con:
Solo con pale linea 200: L-1090 Apnea, L-1090 Betta, L-1090 Pesca, S-990 , S-990 Camu
SCARPETTA 200 ROSSA C4 Carbon (Singola) OSC4200R
C4 200 = ZERO FATICA
Pinne a biomeccanica modificata, con minimo consumo energetico.
1) Premessa.
Nell’immersione in apnea la prestazione dipende dalla quantità di energia che serve per avanzare pinneggiando. In apnea, più energia è richiesta dalle pinne per funzionare, più fatica si farà con meno prestazioni e sicurezza. Non si tratta di poter mettere più forza, si tratta di usarne meno.
In acqua non si hanno riferimenti, il movimento biomeccanico di pinneggiata istante per istante fa fulcro sulle resistenze indotte dalle pinne. La fatica è diretta conseguenza di come esse sono concepite e di come lavorano istante per istante.
Le pinne tradizionali hanno pale bloccate e/o incollate dentro una tasca delle scarpette in gomma, in modo tale che la pala diventi un’estensione dei piedi. E’ così da almeno 70 anni.
Questo determina alcuni aspetti negativi per la biomeccanica, che portano fatica supplementare e riduzioni di prestazioni e sicurezza.
2) La postura.
Quando guardiamo di lato un sub in risalita verticale, notiamo che le pale delle pinne tradizionali, sporgenti oltre le dita dei piedi, giacciono su un piano differente rispetto all’asse neutro del corpo ( fig. 1 ). Ciò determina una rotazione attorno al baricentro che il sub compensa automaticamente piegando il busto in avanti e flettendo parzialmente le gambe ( fig. 2 ).
La postura “curva” assunta nella realtà dal sub ( evidente in un qualsiasi video di un record in assetto costante bi-fins ) peggiora il coefficiente di forma e aumenta la sezione frontale. Avanzare in acqua con questa postura costa più fatica. Il conseguente sbilanciamento della falcata in avanti ed indietro è elemento che genera inoltre peggiore rendimento muscolare.
Per le 200 abbiamo concepito la pinna con la posizione della pala allineata sotto il metatarso e non oltre le dita dei piedi. Automaticamente il sub resterà dritto, allineato alla direzione di movimento e la sua falcata avanti ed indietro diverrà perfettamente equilibrata. Semplicemente abbiamo impedito nasca una resistenza dovuta alla postura.
3) L’idrodinamica.
Questo C4 lo aveva già fatto nel 2006 con le pinne Mustang, prime al mondo ad avere la pala allineata sotto al metatarso. Queste pinne continuavano ad avere la pala inserita dentro la scarpetta generando, come è in tutte le pinne tradizionali, un’ampia area inflessibile che andrà a posizionarsi in opposizione al movimento ( fig. 3 ). La causa è l’insufficiente rotazione della caviglia alla fine della falcata e di un progetto non adeguato alla morfologia umana.
Le 200 sono concepite “attorno all’uomo” con la pala posizionata sotto il metatarso, con un collegamento scarpa-pala di dimensioni minime che separa l’idrodinamica di scarpa e pale, e pale a curvatura controllata vicino al piede.
Eliminando di fatto la superficie resistente “tradizionale”, le 200 trasformano la biomeccanica della pinneggiata in agile e poco faticosa.
4) La massa.
Un importante quantità d’energia la usiamo per muovere la massa ( peso ) delle pinne. La forza necessaria è direttamente proporzionale alla massa ( peso ) come dimostrato da Newton con il secondo principio della dinamica F=m x a.
Il movimento di pinneggiata è un moto alternato, un ciclo completo delle due gambe comporta ben 4 inversioni di direzione. Ad ogni inversione i nostri muscoli devono accelerare le masse da rimettere in movimento contrario.
Usare scarpette da centinaia di grammi evidentemente è molto diverso dall’usare scarpe come le 200 che pesano la metà od addirittura un terzo di quelle tradizionali.
Le 200 pesano 189gr nella taglia 42-43, sono di gran lunga le scarpe con minore massa (+leggere) al mondo e la differenza di massa con scarpe più pesanti, moltiplicata per 4 e per il numero di pinneggiate compiute in una giornata d’immersioni, significano centinaia e centinaia di kg che non devono essere spostati.
Tutta fatica in meno, è matematico.
Ricordiamo che un assetto neutro in acqua NON può annullare la massa da muovere, la fisica glielo impedisce.
Teniamo a dire che per inquinare meno i mari serve limitare la plastica. Ridurre il peso delle scarpe alla metà o ad un terzo è decisamente un buon risultato.
5) La personalizzazione.
Perché tutto questo funzioni al meglio è necessario che le pinne abbiano la possibilità di adattarsi alle nostre caratteristiche fisiche personali.
I migliori attrezzi sportivi traggono dalla possibilità di personalizzazione e regolazione le loro superiori prestazioni.
L’estensione dell’articolazione della caviglia e del piede, la massa muscolare, le dimensioni fisiche delle nostre articolazioni e le nostre abitudini pregresse, sono differenti. Pensare che una soluzione unica sia ottimale per tutti è semplicemente un controsenso.
Le scarpette 200 introducono, prime al mondo, anche per i sub la possibilità di regolazione.
Nelle 200 le pale poste sotto al metatarso, possono essere facilmente regolate su tre posizioni distinte ( H/M/S ) per equilibrare la falcata con le caratteristiche personali. La regolazione è sensibile e si avverte.
Delle tre, non c’è una posizione privilegiata a tavolino, nessun istruttore potrà dirci quale posizione adottare, solo provando si troverà quella più equilibrata per noi e sarà quella delle tre che ci farà fare meno fatica, che sentiremo come più “agile”.
Potremo sentire una diversa “durezza” delle pale, perché il braccio di leva con cui staremo interagendo sarà più o meno favorevole ma le pale non potranno “spingere di più o meno” in relazione alla regolazione che sceglierete, perché rimarranno le stesse.
6) L’affidabilità.
Le pinne della serie 200 sono state collaudate per oltre 18 mesi da un team internazionale di subacquei e in laboratorio applicando una forza tripla rispetto a quella umana con prove a fatica di oltre 1,6 milioni di cicli completi.
Due sole viti longitudinali di fissaggio con l’interposizione tra pale e scarpette di uno “shock absorber” in poliuretano consentono rapidi allestimenti e preservano da sollecitazioni anomale.
Le 200 hanno pale dedicate, non intercambiabili con gli altri modelli C4 esistenti. L’attacco delle pale è di ridottissima estensione, quindi l’area è molto sollecitata. Le pale di altri modelli, non progettate specificatamente per questo uso, non hanno sufficiente resistenza, se ne sconsiglia tassativamente l’adattamento perché rischioso.
7) La tecnica costruttiva.
Usando una raffinata e complessa tecnica costruttiva, le scarpette 200 sono realizzate con due materiali distinti, sovrastampando una tomaia morbida, sottile, resistente ed automodellante in Elastomero termoplastico ad una rigida soletta in PP. Il materiale della tomaia è più morbido 65 ShA nelle taglie dal 36/37, 38/39 e 40/41 e leggermente più rigido 74 ShA per le taglie 41/42, 42/43, 43/44 e 44/45 a garanzia dei miglior confort e prestazioni.
Le 6 bussole filettate che consentono la personalizzazione della posizione della pala, sono applicate direttamente in co-moulding. Le viti di serraggio delle pale hanno applicato un frena filetti anti-svitamento.
Sulle pale i water rails sagomati 3D sono applicati con la tecnica del sovrastampaggio messa a punto da C4 specificatamente per le pale della serie 200. La sagomatura O.P.S. ( Over-moulding Protection System) dei water rails, protegge la pala da urti e danneggiamenti indesiderati.
8) Confort
La tomaia delle 200 è realizzata con un resistente ed elastico materiale che dona grande confort e massima facilità di calzata. Grazie alla combinazione dell’anatomia C4 e degli spessori calibrati, la tomaia è automodellante adattandosi alla conformazione del piede destro o sinistro.
Il piede del sub, in posizione rilassata, viene ospitato senza forzature nella scarpa anatomicamente preformata di 3°, non si hanno costrizioni e/o limiti al movimento.
La soletta in plastica rigida trasmette in modo impeccabile tutta l’energia applicata.
9) Conclusioni.
Fatto solvo il salto prestazionale, obbiettivo del progetto 200, queste pinne non hanno una caratteristica singola prevalente.
La straordinaria efficienza della serie 200 deriva dall’amalgama di caratteristiche uniche che insieme modificano profondamente la biomeccanica della pinneggiata.
Per tutti i nostri tester, le 200 sono pinne che “danno dipendenza” tanta è la variazione in positivo delle loro prestazioni rispetto alle precedenti.
Taglie Europa:
36/37, 38/39, 40/41, 41/42, 42/43, 43/44, 44/45
Taglie US/Canada
11.5/12, 4/5, 5.5/6, 7.5/8.5, 8.5/9, 9.5/10.5, 9/9.5
Peso:
Materiale Tomaia:
Elastomero Termoplastico
Durezza Tomaia:
MEDIUM 74 ShA: 41/42 – 42/43 – 43/44 – 44/45, SOFT 65 ShA: 36/37 – 38/39 – 40/41
Materiale Suola:
Polipropilene
Durezza Suola:
Flexural Modulus 1250MPa
Biomeccanica e Durezza:
personalizzabile in 3 diverse regolazioni: SOFT, MEDIUM e HARD
Preformatura Scarpa:
3°
Colore Suola:
Bianco, Rosso, Verde
Compatibile con:
Solo con pale linea 200: L-1090 Apnea, L-1090 Betta, L-1090 Pesca, S-990 , S-990 Camu
SCARPETTA 200 VERDE C4 Carbon (Singola) OSC4200G
C4 200 = ZERO FATICA
Pinne a biomeccanica modificata, con minimo consumo energetico.
1) Premessa.
Nell’immersione in apnea la prestazione dipende dalla quantità di energia che serve per avanzare pinneggiando. In apnea, più energia è richiesta dalle pinne per funzionare, più fatica si farà con meno prestazioni e sicurezza. Non si tratta di poter mettere più forza, si tratta di usarne meno.
In acqua non si hanno riferimenti, il movimento biomeccanico di pinneggiata istante per istante fa fulcro sulle resistenze indotte dalle pinne. La fatica è diretta conseguenza di come esse sono concepite e di come lavorano istante per istante.
Le pinne tradizionali hanno pale bloccate e/o incollate dentro una tasca delle scarpette in gomma, in modo tale che la pala diventi un’estensione dei piedi. E’ così da almeno 70 anni.
Questo determina alcuni aspetti negativi per la biomeccanica, che portano fatica supplementare e riduzioni di prestazioni e sicurezza.
2) La postura.
Quando guardiamo di lato un sub in risalita verticale, notiamo che le pale delle pinne tradizionali, sporgenti oltre le dita dei piedi, giacciono su un piano differente rispetto all’asse neutro del corpo ( fig. 1 ). Ciò determina una rotazione attorno al baricentro che il sub compensa automaticamente piegando il busto in avanti e flettendo parzialmente le gambe ( fig. 2 ).
La postura “curva” assunta nella realtà dal sub ( evidente in un qualsiasi video di un record in assetto costante bi-fins ) peggiora il coefficiente di forma e aumenta la sezione frontale. Avanzare in acqua con questa postura costa più fatica. Il conseguente sbilanciamento della falcata in avanti ed indietro è elemento che genera inoltre peggiore rendimento muscolare.
Per le 200 abbiamo concepito la pinna con la posizione della pala allineata sotto il metatarso e non oltre le dita dei piedi. Automaticamente il sub resterà dritto, allineato alla direzione di movimento e la sua falcata avanti ed indietro diverrà perfettamente equilibrata. Semplicemente abbiamo impedito nasca una resistenza dovuta alla postura.
3) L’idrodinamica.
Questo C4 lo aveva già fatto nel 2006 con le pinne Mustang, prime al mondo ad avere la pala allineata sotto al metatarso. Queste pinne continuavano ad avere la pala inserita dentro la scarpetta generando, come è in tutte le pinne tradizionali, un’ampia area inflessibile che andrà a posizionarsi in opposizione al movimento ( fig. 3 ). La causa è l’insufficiente rotazione della caviglia alla fine della falcata e di un progetto non adeguato alla morfologia umana.
Le 200 sono concepite “attorno all’uomo” con la pala posizionata sotto il metatarso, con un collegamento scarpa-pala di dimensioni minime che separa l’idrodinamica di scarpa e pale, e pale a curvatura controllata vicino al piede.
Eliminando di fatto la superficie resistente “tradizionale”, le 200 trasformano la biomeccanica della pinneggiata in agile e poco faticosa.
4) La massa.
Un importante quantità d’energia la usiamo per muovere la massa ( peso ) delle pinne. La forza necessaria è direttamente proporzionale alla massa ( peso ) come dimostrato da Newton con il secondo principio della dinamica F=m x a.
Il movimento di pinneggiata è un moto alternato, un ciclo completo delle due gambe comporta ben 4 inversioni di direzione. Ad ogni inversione i nostri muscoli devono accelerare le masse da rimettere in movimento contrario.
Usare scarpette da centinaia di grammi evidentemente è molto diverso dall’usare scarpe come le 200 che pesano la metà od addirittura un terzo di quelle tradizionali.
Le 200 pesano 189gr nella taglia 42-43, sono di gran lunga le scarpe con minore massa (+leggere) al mondo e la differenza di massa con scarpe più pesanti, moltiplicata per 4 e per il numero di pinneggiate compiute in una giornata d’immersioni, significano centinaia e centinaia di kg che non devono essere spostati.
Tutta fatica in meno, è matematico.
Ricordiamo che un assetto neutro in acqua NON può annullare la massa da muovere, la fisica glielo impedisce.
Teniamo a dire che per inquinare meno i mari serve limitare la plastica. Ridurre il peso delle scarpe alla metà o ad un terzo è decisamente un buon risultato.
5) La personalizzazione.
Perché tutto questo funzioni al meglio è necessario che le pinne abbiano la possibilità di adattarsi alle nostre caratteristiche fisiche personali.
I migliori attrezzi sportivi traggono dalla possibilità di personalizzazione e regolazione le loro superiori prestazioni.
L’estensione dell’articolazione della caviglia e del piede, la massa muscolare, le dimensioni fisiche delle nostre articolazioni e le nostre abitudini pregresse, sono differenti. Pensare che una soluzione unica sia ottimale per tutti è semplicemente un controsenso.
Le scarpette 200 introducono, prime al mondo, anche per i sub la possibilità di regolazione.
Nelle 200 le pale poste sotto al metatarso, possono essere facilmente regolate su tre posizioni distinte ( H/M/S ) per equilibrare la falcata con le caratteristiche personali. La regolazione è sensibile e si avverte.
Delle tre, non c’è una posizione privilegiata a tavolino, nessun istruttore potrà dirci quale posizione adottare, solo provando si troverà quella più equilibrata per noi e sarà quella delle tre che ci farà fare meno fatica, che sentiremo come più “agile”.
Potremo sentire una diversa “durezza” delle pale, perché il braccio di leva con cui staremo interagendo sarà più o meno favorevole ma le pale non potranno “spingere di più o meno” in relazione alla regolazione che sceglierete, perché rimarranno le stesse.
6) L’affidabilità.
Le pinne della serie 200 sono state collaudate per oltre 18 mesi da un team internazionale di subacquei e in laboratorio applicando una forza tripla rispetto a quella umana con prove a fatica di oltre 1,6 milioni di cicli completi.
Due sole viti longitudinali di fissaggio con l’interposizione tra pale e scarpette di uno “shock absorber” in poliuretano consentono rapidi allestimenti e preservano da sollecitazioni anomale.
Le 200 hanno pale dedicate, non intercambiabili con gli altri modelli C4 esistenti. L’attacco delle pale è di ridottissima estensione, quindi l’area è molto sollecitata. Le pale di altri modelli, non progettate specificatamente per questo uso, non hanno sufficiente resistenza, se ne sconsiglia tassativamente l’adattamento perché rischioso.
7) La tecnica costruttiva.
Usando una raffinata e complessa tecnica costruttiva, le scarpette 200 sono realizzate con due materiali distinti, sovrastampando una tomaia morbida, sottile, resistente ed automodellante in Elastomero termoplastico ad una rigida soletta in PP. Il materiale della tomaia è più morbido 65 ShA nelle taglie dal 36/37, 38/39 e 40/41 e leggermente più rigido 74 ShA per le taglie 41/42, 42/43, 43/44 e 44/45 a garanzia dei miglior confort e prestazioni.
Le 6 bussole filettate che consentono la personalizzazione della posizione della pala, sono applicate direttamente in co-moulding. Le viti di serraggio delle pale hanno applicato un frena filetti anti-svitamento.
Sulle pale i water rails sagomati 3D sono applicati con la tecnica del sovrastampaggio messa a punto da C4 specificatamente per le pale della serie 200. La sagomatura O.P.S. ( Over-moulding Protection System) dei water rails, protegge la pala da urti e danneggiamenti indesiderati.
8) Confort
La tomaia delle 200 è realizzata con un resistente ed elastico materiale che dona grande confort e massima facilità di calzata. Grazie alla combinazione dell’anatomia C4 e degli spessori calibrati, la tomaia è automodellante adattandosi alla conformazione del piede destro o sinistro.
Il piede del sub, in posizione rilassata, viene ospitato senza forzature nella scarpa anatomicamente preformata di 3°, non si hanno costrizioni e/o limiti al movimento.
La soletta in plastica rigida trasmette in modo impeccabile tutta l’energia applicata.
9) Conclusioni.
Fatto solvo il salto prestazionale, obbiettivo del progetto 200, queste pinne non hanno una caratteristica singola prevalente.
La straordinaria efficienza della serie 200 deriva dall’amalgama di caratteristiche uniche che insieme modificano profondamente la biomeccanica della pinneggiata.
Per tutti i nostri tester, le 200 sono pinne che “danno dipendenza” tanta è la variazione in positivo delle loro prestazioni rispetto alle precedenti.
Taglie Europa:
36/37, 38/39, 40/41, 41/42, 42/43, 43/44, 44/45
Taglie US/Canada
11.5/12, 4/5, 5.5/6, 7.5/8.5, 8.5/9, 9.5/10.5, 9/9.5
Peso:
Materiale Tomaia:
Elastomero Termoplastico
Durezza Tomaia:
MEDIUM 74 ShA: 41/42 – 42/43 – 43/44 – 44/45, SOFT 65 ShA: 36/37 – 38/39 – 40/41
Materiale Suola:
Polipropilene
Durezza Suola:
Flexural Modulus 1250MPa
Biomeccanica e Durezza:
personalizzabile in 3 diverse regolazioni: SOFT, MEDIUM e HARD
Preformatura Scarpa:
3°
Colore Suola:
Bianco, Rosso, Verde
Compatibile con:
Solo con pale linea 200: L-1090 Apnea, L-1090 Betta, L-1090 Pesca, S-990 , S-990 Camu
SCARPETTA 250 BIANCA C4 Carbon (Singola) OSC4250W
Scarpetta 250
Le ultime nate in casa C4, dall’evoluzione dell’antenata Mustang prima e della nota 300 dopo. Su di esse montano le pale UP in polimero e le MB001 ed MB002 in Carbonio.
Grazie all’utilizzo di un polimero TPE 75 ShA sovrastampato su una soletta rigida, la scarpetta 250 trasmette al meglio l’energia dal piede alla pala ottenendo così pinne ad alta efficienza.
Lo studio delle geometrie ha consentito di ottenere spessori minimi permettendo di ridurre il peso della scarpetta 250 nella taglia 41/42 a soli 250gr.
Prestazioni
La ridotta massa (peso) della scarpetta 250 riduce al minimo l’energia necessaria per il movimento, consentendo così all’utilizzatore un notevole risparmio di energie ed un conseguente minore affaticamento muscolare.
Il collegamento tra la scarpetta e la pala, grazie alla soletta interna, è rigido e solido, e trasmette la forza alle pale con un’ elevata efficienza.
L’aggancio delle pale su scarpette senza longheroni, già creato da C4 nel 2006, consente una flessione elastica della pala su tutta la sua lunghezza.
Anatomia
L’anatomia pre-sagomata di 3° della scarpetta 250 la rende particolarmente comoda nella calzata.
Gli spessori sottili adattano la forma della tomaia a quella del piede, senza dolorose costrizioni.
Materiale
Il polimero utilizzato per la scarpetta 250 è particolarmente elastico e consente una facile e semplice calzata migliorandone il comfort. La soletta interna consente d’avere una scarpetta rigida nella suola ma confortevole nella tomaia.
Trasporto
La scarpetta 250 ha un semplice attacco delle pale tramite una sola robusta vite M6. Il montaggio e smontaggio della pala è veloce e semplice e l’ingombro é ottimale in caso di viaggi in aereo.